L'aspetto ambientale quando si parla di tecnologia è sempre molto rilevante. Un miliardo di cellulari viene prodotto ogni anno e solo il 10% viene riciclato; ogni cellulare in media viene sostituito ogni 18 mesi; sapete qual'è impatto ambientale per la costruzione di un telefonino? 36Kg di CO2 per un telefono di 90 grammi. Questi sono stati i dati che hanno mosso il designer olandese Gert-Jan van Breuge a progettare un telefono bio-degradabile... Avete capito bene, questo cellulare progettato per la competizione Greener Gadgets Design Competition 2008 è costituito da due materiali : la bio-plastica che si ottiene da materiali rinnovabili come il granturco e il bamboo che per le sue caratteristiche biologiche può essere pensata come una risorsa rinnovabile all'infinito!!

La peculiarità di questo cellulare non sta solo nei suoi materiali ma soprattutto sul fatto che rimuovendo antenna e batteria questo telefono può essere piantato in compost bio-degradato dopo qualche settimana, inoltre la bio-plastica del case contiene semini di bamboo che daranno vita ad una pianta che compenserà l'impatto ambientale occorso per la produzione del cellulare.

Le altre caratteristiche ecologiche consistono nell'adozione di uno schermo monocromo per ridurre l'inquinamento prodotto dal telefono, e la possibilità di effettuare la ricarica della batteria grazie al movimento delle mani semplicemente ruotando il telefono, una rotazione di 3 minuti permetterebbe di effettuare una chiamata.

Non è la prima volta che la tecnologia si serve del vegetale asiatico per far sbocciare delle invenzioni. Dal bamboo gli specialisti del settore hanno già ricavato ponti, telai per auto da corsa (come quella disegnata dalla casa coreana Kumho), cemento (lo stesso premiato dalle Nazioni Unite) caschi da moto e pompe idriche.

E come non menzionare gli zaini e la collezione di jersey firmata Benetton? Altro che stuoie, ombrelli e mobili!